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Lucian Freud

Lucian Freud, nipote di Sigmund Freud, nasce a Berlino nel 1922. Iprimi anni della formazione di Lucian trascorrono in un atmosfera ricca di stimoli intellettuali ed artistici.
Il padre di Lucian capì già nel 1933, che l’ascesa di Hitler significava la fine di un’era, e fuggì con la famiglia a Londra, seguito molto più tardi, solo nel 1938 dal Sigmund Freud.
Risale al 1937 la sua unica scultura, che gli vale l'ammissione alla Central School of Arts and Crafts di Londra prima, per iscriversi poi alla East Anglian School of Drawings and Paintings di Dedham nel Suffolk diretta dal pittore Cedric Morris, che fu il suo primo maestro.
Pittore spiccatamente figurativo, vicino agli espressionisti tedeschi, senza nessuna inclinazione per l’astrazione che considera "limitativa" al procurare emozioni, suoi punti di riferimento sono i grandi pittori del passato, a partire dai ritrattisti olandesi come Frans Hals, Watteau, Corot e Cezanne.




http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei/lucian_freud.htm

August Macke

E' stato uno degli esponenti principali del movimento espressionista tedesco. Visse durante un periodo particolarmente innovativo per l'arte tedesca che vide lo sviluppo dei principali movimenti espressionisti tedeschi nonché l'arrivo dei successivi movimenti di avanguardia che si stavano formando nel resto d'Europa. Come un vero artista del suo tempo, Macke sapeva come integrare nei suoi quadri gli elementi dell'avanguardia che più lo interessavano.
Nacque il 3 gennaio 1887 a Meschede, nella Vestfalia. Dopo la nascita di August, la sua famiglia si trasferì a Colonia. Nel 1900 la famiglia si trasferì a Bonn. Mentre in Francia, verso la fine del XIX secolo, la pittura impressionista si era già affermata da molto tempo, il Germania quest'arte all'inizio del 1900 non si era ancora conosciuta e comunque non si era imposta al'interno dell'Accademia. I "francesi moderni", come si solevano chiamare in Germania gli impressionisti, venivano accettati con esitaione da musei e gallerie tedesche. 
Macke conobbe gli impressionisti attraverso i libri acquistati nel 1907 nella Kunsthalle di Basilea: "gli impressionisti" e "Manet il suo circolo", di Julius Meier-Graefe. Sebbene il contatto con l'impressionismo fosse inizialmente soltanto di tipo indiretto, attraverso libri e fotografie, egli ne rimase ugualmente colpito a lungo.  

Macke trascorse la maggior parte della sua vita creativa a Bonn, ad eccezione di alcuni periodi passati sul lago Thun in Svizzera e di diversi viaggi a Parigi, Italia, Olanda e Tunisia.
A Parigi, dove si recò per la prima volta nel 1907, Macke vide l'opera degli impressionisti e subito dopo mosse a Berlino dove passò qualche mese nello studio di Lovis Corinth. Il suo stile si formò alla maniera dell'impressionismo francese e del post-impressionismo, e più avanti attraversò un periodo fauve. Nel 1909 sposò Elizabeth Gerhardt. Nel 1910, grazie all'amicizia con Franz Marc, Macke incontrò Kandinsky e per un breve lasso di tempo condivise l'estetica non-oggettuale e gli interessi mistici e simbolici del gruppo Der Blaue Reiter.

Blick in eine Gasse (1914)

Bibliografia:
Macke, Anna Meseure;
Wikipedia

Gustav Klimt

Klimt nasce il 14 luglio 1862 a Baumgarten presso Vienna, secondo dei sette figli del'incisore e cesellatore Erns Klimt, bravo ma povero artigiano, e di Annie Finster.
La vienna di Klimt, quella della Belle Epoque al volgere del secolo, rappresenta uno dei momenti più affascinanti della storia del'arte e della cultura. L'estrema tensione tra realtà e illusione, tradizione e modernità in cui vivono artisti e intelletuali produce una potente energia creativa. La città è un laboratorio il cui valore è testimoniato da nomi come Sigmund Freud, Otto Wagner e Gustav Mahler.
Ciò che affascina di Klimt è la sensualità del disegno, la resa caleidoscopica della pittura e l'impulso e decifrare i segreti racchiusi nelle sue opere.
Klimt dipinge la donna idealizzata, la donna per eccellenza, in tutte le pose immaginabili, anche le più ardite. La donna nelle sue opere sedute con il proprio corpo che esibisce apertamente, senza pudori, nella sua nudità. Il mondo di Klimt è ovunque pervaso di polline e pistilli, ovuli e spermatozoi sparsi sui corpi, sulle vesti, persino nei paesaggi. Talvolta le sue opere vengono accolte con entusiasmo e l'artista viene esaltato fino a divenire il ritrattista preferito della buona società viennese. Tuttavia il suo manifesto erotismo, in una Vienna decadente che risente dell'ipocrita repressione vittoriana, si scontra sovente con un esasperato rifiuto; lo scandalo è all'ordine del giorno.
Molto prima che la storia ascrivesse all'espressionismo e al surrealismo il merito di aver manifestamente condotto la sessualità nel territorio dell'arte, Klimt la eleva a proprio credo, a leitmotiv della propria opera.
"Vogliamo dichiarare guerra alla sterile routine, al rigido bizantinismo, a tutte le forme di cattivo gusto ... La nostra secessione non è una battaglia degli artisti moderni contro i vecchi bensì una lotta per affermare la superiorità degli artisti sui mercanti ambulanti che si spacciano per artisti e hanno interesse ad impedire la fioritura dell'arte" (Katalog zur ersten Secession in Wien, Vienna 1898). Questa dichiarazione di Hermann Bahr, padre spirituale dei secessionisti, può essere considerata il manifesto programmatico della Secessione viennese costituita nel 1897 e della quale Klimt diviene presidente. La nuova generazione di artisti non sopporta più la tutela dei rappresentanti dell'accademismo e chiede uno spazio espositivo adeguato e libero da qualunque "carattere commerciale". Essa intende porre termine all'isolamento culturale di Vienna, invitando artisti stranieri e facendo conoscere le proprie opere all'estero. Il programma della Secessione non consiste semplicemente in un dissidio di tipo "estetico", bensì in una lotta per l'arte stessa, per il diritto alla "creazione artistica", per annullare la distinzione tra arte elevata e generi artistici inferiori.
Quale corrente stilistica contrapposta all'accademismo e al conservatorismo borghese, la Secessione viennese ha un ruolo cruciale nello sviluppo e nella diffusione dello Jugendstil tanto in pittura quanto nell'ambito delle arti applicate. La rivolta di questa generazione contro l'imposizione esercitata da un tradizionalismo sociale, politico ed esteticosi fa strada con tale impeto da ottenere un successo quasi immediato e sfociare infine in un progetto pressoché utopistico: la trasformazione della società attraverso l'arte.

Espressionismo

Non è un movimento unitario, non è incondizionatamente una reazione all'impresisonismo, per alcuni non è nemmeno un movimento.
In termine sarebbe nato prima in riferimento ai fauves francesi e, solo nel 1910, usato dal mercante d'arte Paul Cassier per caratterizzare l'arte di Pechestein in ciontrapposizione all'impressionismo. Intorno al 1914 , anche a causa della guerra, i gruppi che formano l'espressinismo tedesco sono già in crisi: Die Brucke, nata a Dresda e trasferita a Berlino intorno al 1910, si è sciolta nel 1913; a Monzaco Der Blaue Reiter, dopo la morte in guerra di August Macke (1914) e Franz Marc (1916), cessa le iniziative comuni.
L'espressionismo ha dunque la sua massima espressione tra il 1905 e il 1914, anno dop il quale l'espressionismo pittorico tende a perdere di rilievo.

La scarsa dimestichezza dei pittori espressionisti con il pennello è bilanciata, secondo Jolanda Nigro Covre, dal rapporto strettissimo con il romanticismo tedensco, e dall'eredità dei filosofi da Kant a Hegel a Nietzsche.
Tra gli assunti teorici di origine kantiana e hegeliana vanno sottlineate rispettivamente da teoria della pura visibilità e la teoria dell'immedesimazione, o empatia, o simpatia simbolica.
Nella pura visibilità è individuata una facoltà conoscitiva della propria visione, ben distinta da quella razionale che procede per concetti, ma anche da ogni fattore emozionale o religioso. Il pittore prosegue il processo di conoscenza "creando" immagini rigorosamente bidimensionali (in quanto tale è il supporto) dotate di una struttura tendente all'equilibrio, all'unità ordinata, all'armonia.

I temi degli espressionisti consistono in figure, paesaggi, gruppi di nudi, nature morte. Numerosissimi sono i temi religiosi, cristiani e biblici. La proiezione dello stato d'animo nel paesaggio e nella natura morta consente  di  configurare questa tematica nel suo complesso come un'analisi del soggetto, dei suoi dati psicologici ed esistenziali.

L'espressionismo è stato anche individuato come il movimentodi rottura più radicale con la concezione edonistica dell'arte, presupposto di ogni successiva posizione culturalmente rivoluzionaria per il suo spirito ribellistico, prodotto infantile di un disagio in seguito maturato in rivolta e denuncia; rivoluzionario in quanto deliberatamente dichiarato in termini di negatività assoluta ed "estetica del brutto". Si tratterebbe del disagio, questo almeno in Germania, per la politica tedesca lanciata verso l'espansione industriale e la conquista del primato nei mercati stranieri, dove l'artista si configura come prodotto (reattivo) dell'alienazione e del male di vivere, preannunciati dalla tipologia romantica e più tardi esplosi nel'esistenzialismo.