Geografia
È un'isola vulcanica, originariamente circolare, con una laguna marina interna ed un ampio cratere, posto circa 8 km a nord-est dalla costa interna proprio al centro della laguna. L'acqua del mare penetrava attraverso l'unica via d'accesso ai porti interni, delimitata ai lati da due scogliere.Capoluogo dell'isola è Fira (Φηρά), scalo portuale di riferimento del turismo insulare ellenico, particolarmente intenso sulla stessa Santorini.
Il secondo centro abitato che si trova a nord dell'isola è Oia (si legge Ia), antico centro rinomato per i suoi mulini a vento e da cui si possono ammirare i tramonti sul mare Egeo. Altri centri abitati importanti sono Kamari, Perissa, Akrotiri, Emporio, Pyrgos, Imerovigli e Karterados.
Il punto più alto dell'isola è il monte Profitis Illas a 567 m. È un piccolo vulcano con una piccola caldera.
La principale risorsa economica è data dall'esportazione della pozzolana e dei vini pregiati. Nell'isola si produce un ottimo vino dal sapore dolce e molto corposo, il Vin santo, da non confondere con l'omonimo vino toscano.
L'arcipelago di Santorini
Oltre che da Santorini stessa altre isole fanno parte di quel che si può considerare un piccolo arcipelago:- Therasia, un'isola abitata che faceva parte della grande isola originaria.
- Aspronisi, un grosso scoglio anch'esso parte della vecchia Santorino.
- Palea Kameni, isola vulcanica che per prima si è formata nelle eruzioni successive alla grande esplosione.
- Nea Kameni, l'isola vulcanica più recente che contiene un vulcano ancora attivo, la cui ultima eruzione avvenne nel 1950
Storia
L'isola fu sventrata in parte da un'apocalittica eruzione del vulcano avvenuta intorno al 1627 a.C. ed invasa successivamente quasi del tutto dal mare.
Fu la più imponente eruzione avvenuta in Europa in epoca storica, che ebbe conseguenze devastanti per la civiltà minoica,
e fu la principale causa dell'inizio del suo declino completo, di cui
abbiamo testimonianze a Thera; secondo i più recenti studi, l'eruzione
del vulcano provocò dapprima una pioggia di pomici e ceneri, poi
piovvero massi più grossi ed infine la caratteristica pomice rosa che ha
reso celebre l'isola. Quindi il vulcano esplose: un getto di materiali
compressi e di gas surriscaldati raggiunse la stratosfera ad una
velocità di 2000 km/h facendo udire i suoi boati dall'Africa alla Scandinavia, dal Golfo persico a Gibilterra.
Le ceneri furono sparse per molti chilometri e trasformarono il giorno
nella notte più cupa e alterarono, probabilmente, albe, tramonti e
condizioni meteorologiche.
La violenta esplosione di magma svuotò il gigantesco bacino magmatico
sottostante l'isola, provocando il crollo dell'edificio vulcanico;
miliardi di metri cubi d'acqua si precipitarono nell'abisso
incandescente: la repentina vaporizzazione dell'acqua scatenò una serie
di esplosioni titaniche (fenomeni piroclastici) che scardinarono ciò che restava dell'isola, sollevando immense ondate alte fino a 60 metri, originando uno tsunami che raggiunse la costa settentrionale di Creta con onde alte fino a 20 m devastando tutti i villaggi di quella zona.
Nel 1967 nella località di Akrotiri, gli archeologi riportarono alla luce un'antica città, quasi completamente intatta come Pompei
e ricoperta da antiche ceneri. La scoperta fu catalogata come tra le
più importanti nella storia dell’archeologia. Diverse case furono
portate alla luce e presentavano un sofisticato sistema idraulico,
con tanto di bagni e acque correnti che defluivano in un perfetto
sistema fognario. Questo sito testimonia una delle prime forme di
ingegneria urbana mai scoperte nella storia.
Il mito di Atlantide
Bibliografia
Wikipedia
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