La pornografia

Pornografia: immagini o scritti osceni destinati a provocare eccitazione sessuale.
Proponiamo in questo capitolo inerente la sessualità e i suoi disturbi alcune riflessioni in merito alla pornografia. 
Nella pornografia qualunque cosa venga compiuta sul corpo umano esso resto lo stesso, prima e dopo l'evento. Il dolore non ostacola nulla, e neppure nulla insegna. Non viene descitta l'esperienza umana ma, all'opposto, simulato e costruito un evento somatico completamente non umano. Proprio l'assurdità e l'inattuabilità di questo evento gli conferiscono nuovo potere: esso ha oltrepassato i limiti fisici congeniti del corpo umano nel provaro dolore e nel venire eccitato. Vi è inoltre una mentalizzazione della pulsione. Non vengono rapresentate esperienze umane spontanee e partecipabili, ma eventi estremamente complessi e artificiali, prodotti dalla mente per mezzo di parole. Sebbene, evidentemente, le esperienze siano intese come fisiche e concrete, di fatto questi veneti possono accadere solo nella mente, in quel vuoto magico che è il terreno della pornografia.
L'aspetto estetico della pornografia è quello generalmenete di una accozzagli aid difetti. Raramente essa raggiunge una qualità doi vera letteratura. Nell apornografia scarseggiano, inoltre, l'immaginazione, l'inventiva, la caratterizzazione: non c'è mai alcuna relazione oggettuale o esperienza di sé. La pornografia offre un mondo limitato di onnipotenti espressioni verbali, architettate e presentate come eventi somatici, con i loro crescendo e i loro orgasmi prefabbricati e contraffatti. La pornografia annulla l'immaginazione, lo stile o la tradizione dello sforzo dell'uomo di usare il linguaggio e l'arte per migliorare se stesso. 
La pornografia aliena i suoi utenti sia dal proprio sé che dall'altro. Ciò che per mezzo di eventi somatici vien fatto passare per estetica intimità reciproca è di fatto una sterile e alienata invenzione mentale.
Il tempo della pornografia è un presente perpetuo e statico.
Nella pornografia il problema cruciale è l'incapacità di abandono sensuale. L'unica vera realizzazione della pornografia è la trasformazione della rabbia in eventi somatici erotici. La pornografia scarica la rabbia e la trasforma racchiudendola in eventi somatici piacevoli, ma con tutta la violenza ancora integralmente presente (per questo non si parla di sublimazione). Viene annullata la persona, con la sua blitià erotica. Nella pornografia tutto è Io e solo Io, non Es, non corpo, non persona. La mente e la parola usurpano la naturale funzione dell'istinto nel'esperienza umana allo scopo di costruire eventi somatici che non tengono in alcun conto dell'essere e della persona dei protagonisti.
La pornografia è un sintomo di particolari processi di devitalizzazione dell'istinto all'interno della società, ma costituisce anche un tentativo di cura di questo sintomo nel senso che porta ad essere evidente un problema non risolto. Con la rivoluzione industriale e con l'avvento della teconologia scientifica nelle culture europee l'uomo ha cominciato a pensarsi come una macchina di propria invenzione e la pornografia appare connessa al desiderio di fare del corpo umano una macchina ideale che può essere manipolata per ottenere il massimo delle sensazioni, ma dove viene negata l'essenza psichica sia del sé che dell'oggetto.

Bibliografia
Masud Khan "La pornografia e la politica della rabbia e della sovversione" - Le figure della perversione

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